giovedì 7 aprile 2011

LA VENERE BOTTICELLIANA E LA DONNA VIRTUOSA


Anche nel Medioevo la Lingerie non era davvero meno popolare. Dal momento che questa cultura dava grande risalto alla magrezza e alla verticalità, il vestito aderiva strettamente al corpo e slanciava la figura. Le donne del medioevo non indossavano le mutandine, che si pensava ostacolassero "il prendere aria" delle loro parti intime; invece furono inventati gli abiti sagomati e allacciati davanti, dietro o a volte di lato, che serravano il busto come una corazza. Nel XIII secolo la scollatura venne nascosta dal Tassello. Lontano dall'enfatizzare il petto, questo nuovo tipo di corpetto era indossato per appiattirlo, ponendo grande enfasi sullo stomaco, che fu considerato monumento di femminilità. Per questa ragione le donne indossavano anche imbottiture che accrescevano soprattutto l' effetto del ventre prominente. All' epoca il potere più conturbante non era considerato quello della vista del seno, ma del piede e peggio ancora del polpaccio, per cui mentre gli strascichi si allungavano le scollature sprofondavano. Nel XV secolo le donne iniziarono a portare larghe cinture sotto il seno adatte a sostenerne la base, facendo risaltare i seni come due mele rotonde e mettendo ancor più in risalto il ventre arrotondato considerato come simbolo di fertilità di un epoca in cui l' Europa era poco popolata.



 Alla fine del quattrocento, le forme gotiche che si protendevano verso l'alto vengono sostituite da equilibrate ed eleganti forme geometriche. La rinascita dello studio dei grandi autori greco-latini, porta alla formazione di una nuova cultura che si contrappone decisamente a quella del Medioevo; le forme del corpo non vengono alterate da eccessivi rigonfiamenti artificiosi (che saranno particolari delle mode successive) e il punto vita tende a tornare nella posizione naturale. Nel primo Rinascimento, continuatore delle cotte e di altre sopravvesti medievali, si impose il corpetto scollato e senza maniche, molto attillato e indossato su una camicia per poi essere allacciato sulla schiena . Veniva reso rigido da un rivestimento in tela inamidata, interamente impunturato e perfino rinforzato da numerosi fili di ottone; l'abito che prima si limitava a modellare il corpo va irrigidendosi.


La lineare purezza della fine del quattrocento assume per la donna, a mano a mano che ci si inoltra nel cinquecento, forme più piene e consistenti. Verso la fine del Rinascimento l'abbigliamento divenne più cupo e ancora più rigido. Alla moda medievale della figura allungata e sinuosa si sostituisce una nuova sensibilità improntata ad una severa rettitudine: per essere alla moda la donna deve mostrarsi Virtuosa. Questa nuova forma di costrizione verrà coltivata dalla società per prevenire i turbamenti del corpo e dell'anima dinanzi alle incertezze dell'epoca ( fine dell'Umanesimo e inizio delle tensioni religiose).

Si affermò quindi la moda impunturata che appiattiva il ventre e
conferiva al busto l' aspetto di un cono (per quanto riguarda la moda italiana aggiungerei "cilindro"); era indossato per avere un look più mascolino, eliminando lo stomaco prominente del medioevo e dando alla figura un carattere più austero rispetto alla scioltezza del primo rinascimento, più rigido, che mostrava i personaggi in un aspetto e un comportamento simbolici. Si può affermare che per la prima volta nella storia del costume, la donna rinuncia alla scollatura e sacrifica la propria femminilità rinchiudendo il suo corpo in corsetti rigidissimi e lunghi oltre la vita che nulla lasciano trasparire all'immaginazione di chi li guarda, allungando il busto enormemente o spezzandolo facendo risaltare l'enorme cassa tondeggiante nella metà inferiore del corpo; le forme naturali, già alterate intorno a metà secolo vengono esasperate ancora di più, al punto da rendere impossibile l'individuazione delle proporzioni naturali.


Al passaggio tra il XVI e il XVII secolo si raggiunge il limite dell'assurdo e del paradossale nella storia del costume femminile. Anche la metà inferiore del corpo rapidamente si adatta a questo ideale di rigidità, e le gonne ne seguono la forma con l'invenzione del Verdugado, una struttura a cerchi sovrapposti composta da bande di legno e filo spesso, usata come sottogonna per raggiungere l'effetto volumetrico desiderato; poteva avere forma conica o a paraboloide, ma era molto diffusa anche quella a tamburo, classica della francia, che tradusse questa moda in forme si rigide ma più frivole e tondeggianti.








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